Solstizio d’inverno

munch

Con questo buio alzarsi è lo strappo di una fucilata dentro la mente che non è mai pronta, mai abbastanza, per sapere cosa fare di sé, dove mettersi per non dare nell’occhio, per non finire scelti fra tanti. Toglietemi di dosso quella luce, quell’occhio di bue che mi inchioda sulla soglia dell’ombra; datemi che possa scavarmi un maledetto buco nella terra e starci, con le ginocchia abbracciate e la testa giù, a ripararmi dai calcinacci. Dopo, tra un po’, quando mi sarà passata, vengo da voi, vi guardo in faccia, magari mi viene un sorriso obbligato, magari anche domande e premure imparate a memoria, tutta una rete di belle maniere e accoglienza e grandi gesti come abbracci. Farò tutto quello che va fatto, e suderò per voi.
Ma non chiedetemi che sia volentieri.

6 thoughts on “Solstizio d’inverno

  1. chi sei? c’è cazzezzi liberi e impetuoso fra i tuoi link. frequenti IAS?

    ps: c’è un medico russo che contro la depressione fa scavare ai pazienti una fossa e li tiene sotterrati per 24 ore, pare che dalla fossa escano rinati e contenti e che dicano: la vita è bella, la vita è bella! :-)antonella

  2. La sai una cosa? Sto per postare, lo farò la settimana prossima, una canzone intitolata a una Chiara. Mi fa piacere se la leggerà anche la Chiara bucciadimela.

    (Ho visto che mi hai linkato, lo faccio volentieri a mia volta). Intanto auguro lunga vita e belle soddisfazioni al tuo blog.

  3. Sam: gnè gnè…

    Paesanino: grazie, ti leggerò!

    E baci a tutti: non mi aspettavo questo calore, e potrei anche affezionarmici.

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