Beati noi che abbiamo avuto questa canzone come colonna sonora di un amore breve, intenso e insoluto come succede a quell’età. Studiavamo insieme un esame grosso ma non era per la paura che ci venivano le extrasistoli. Ci venivano perché sapevamo cosa ci era successo e non potevamo, oh no, dircelo. Quando ce lo siamo detto, la realtà è precipitata in mezzo a noi due, ai nostri libri, alle nostre tazze di caffè, e non c’era spazio abbastanza, né ossigeno. Così è morta di asfissia, e un po’ asfittici siamo rimasti anche noi, ma non per molto, come succede a quell’età.
All’esame presi un buon voto, non ricordo quale. E anche tu.
Tu che poi sei diventato cardiochirurgo, mentre io, beh, lo vedi.
sappi che questo post te lo invidio molto
Questa poi! Sarà merito di quella piccola, semisconosciuta e struggente menestrellata di Lucio.
Siamo in due a invidiare
Eh no, adesso voi due, sì, proprio voi due, che siete tra i miei autori preferiti, me lo dovete spiegare!
Bellissimo! Un viaggio nel tempo …
quanti sentimenti ed emozioni riesci a trasmettere in queste poche righe!
Brava Melusina: brava e, sono sicuro, ancor più bella
Anche tu??? Ma che avrò mai scritto?
e certi ricordi, riscriverli, quanto non è bello leggerli, degli altri se e se non se somigliano ai tuoi.
che poi dovrei aggiungere una virgola o un punto esclamativo, doveva suonare appunto “quanto non è bello leggerli???’!!!!” ohssignur perdonami!
prendila così…