Di mattina presto

giardino

Mi alzo presto, prima delle sei. Scendo pianissimo, per non svegliare nessuno, per lasciarli dormire più a lungo possibile e poter tenere solo per me la libertà di questa ora silenziosa e feconda, l’unica che mi appartiene veramente.
Accendo nell’ordine la macchina del caffè e il computer; riempio le ciotole dei gatti che mi aspettano mattinieri sullo zerbino; esco da loro, li conto (sì, anche oggi ci sono tutti), li saluto, mi salutano, gli do la pappa, la mangiano, stiamo tutti bene. Faccio due passi in giardino, sull’erba umida. C’è da controllare la crescita delle rose, che quest’anno mi danno qualche pensiero. C’è da vedere a che punto è la fioritura dei gelsomini, del caprifoglio, della spirea, del filadelfo, dei gerani, delle piante grasse. C’è da contare i danni, sulle mie piantine officinali, delle lumache notturne, e c’è anche da scansarle mentre, all’arrivo del sole, migrano lentissime attraverso il prato per tornare nella penombra umida della siepe.
Entro domenica devo correggere oltre duecento pagine di bozze, che l’editore rivuole indietro al più presto. Dopo quasi un anno di rinvii, siamo alle soglie della pubblicazione: il primo dei miei romanzi.
Mi siedo qui, all’aperto, con i fogli e una biro rossa; leggo parola per parola, virgola per virgola. Emozione. Ansia. È un’esperienza surreale, un sogno di tanti anni fa che adesso, davvero, si sta realizzando.
E devo sfruttare questi pochi quarti d’ora del mattino presto, l’ora migliore, prima che vengano a invadermi la mente i pensieri del quotidiano e mi portino via, tanti e oppressivi come sono in questo periodo.
Tra poco sentirò aprirsi la prima imposta di sopra, e sarà la fine della mia ora d’aria. Ho ancora pochi minuti per restare in compagnia dei miei personaggi e di me stessa, che ho messo qualcosa di me in ciascuno di loro. Ma so che mi aspetteranno. Senza di me – e io senza di loro – sono persi.

Buona giornata a tutti.

9 thoughts on “Di mattina presto

  1. Finalmente ritrovo la possibilità di lasciarti un messaggio. E con gran piacere. Dalla tua ora d’aria promana un fascino sottile

  2. Ma quella è la foto di casa tua, quella di cui parlavi nell’altro post? In ogni caso, dalla descrizione sembra davvero la casa dei sogni di tutti.

    Alzarsi presto è faticoso, ma dà soddisfazione, è realmente il momento più produttivo. Quando non lavoro ma per una ragione qualunque (che so, accompagnare qualcuno in stazione) mi tocca alzarmi presto, dopo ne sono contenta, e penso che dovrei farlo più spesso.

    bye

    gipsy

  3. complimenti per tante cose : il libro che hai scritto, la casa, i gatti, le piante.

    in bocca la lupo, sei gentile e sensibile, mi piace come sono scritti i tuoi post. scusami per la “critica”, considerami una tua futura lettrice.

    ciao

  4. le ore del mattino, quando è chiaro ma ancora il sole non si è deciso, sono bellissime: non ho la fortuna di un giardino con i fiori (profumano al mattino?), ma quell’ ora in cui non c’ è quasi nessuno, solo persone a 4 zampe ed io, ha una pace che non si ritrova più nella giornata, fino alla prossima alba.

  5. ehi, per tenere lontane le lumache mia mamma circonda le piantine con delle strisce di cenere, deposta a qualche cm di distanza e veramente ce ne vanno molte meno. C’è da dire che ce ne vuole un bel po’, non basta quella delle eventuali sigarette, bisogna accendere la stufa a legna, o conservare quella invernale del camino.

  6. Il mattino ha l’oro il bocca, anche se di regola preferirei restar povero, o comunque affittate una gru per destarmi alle 6.00.

    Bello quando ti appropri di un’ora, è come se il tempo riprendessi a misurarlo con una clessidra, un granello cade su un altro granello ed intanto tu ti curi e ti coccoli le cose che ti stanno più a cuore.

    Bella la sensazione di libertà e di pienezza e l’ombra che di questa stagione fa d’improvviso luogo al sole.

    Per quanto concerne il tuo romanzo, sono in prima fila a fare il tifo.

  7. sarò per sempre grata a mia madre per avermi insegnato ad alzarmi la mattina prestissimo.

    domani mentre darò da mangiare al micio penserò a te e ai tuoi gatti.

    un sorriso

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.


*