Il posto dove vorrei vivere

Imagine che ti Imagine…
… ho trovato il posto dove vorrei vivere. Guardate com’è bello:

veranda gatti

È proprio quello che fa per me: una veranda sulla spiaggia, abitata da gatti e col mare a due passi. Di esseri umani, neanche l’ombra. Se quel soriano mi fa spazio sul tavolino e quell’altro nero sulla panca, mi ci metto anche io in un angolo, con dei fogli per scrivere, dei libri da leggere, magari anche una radio o qualcosa che emetta musica, ma c’è già il mare e forse sarebbe superflua.
Al momento però non posso muovermi da qua, a causa di alcuni problemini. Un problemino ha 95 anni, un altro 90, un altro 88, altri due ne hanno 86. Cancro, depressione e deterioramento mentale sono variamente distribuiti fra tutti, in forme e entità diverse ma tutte tali da richiedere assistenza quotidiana. E pare proprio che si siano scatenati tutti contemporaneamente: niente partenze scaglionate, insomma.
Inutile dire che ho preso a odiare cordialmente il telefono, soprattutto se squilla in piena notte. I soli spostamenti che posso permettermi sono verso la casa di riposo, l’ospedale e l’hospice, con rare e fulminee scorrerie al supermercato per generi di prima necessità.
Nel frattempo, sono fioriti e profumano alla grande il caprifoglio, il gelsomino, le rose.
Nel frattempo, i miei gatti dormono tutto il giorno sparsi qua e là sul prato, e la notte rincorrono le lucciole.
Nel frattempo, conto alla rovescia per una laurea e per la pubblicazione del mio libro.
Nel frattempo, l’amore di un Uomo Speciale.
Non sono brava in matematica, ma credo che la somma algebrica dia ancora un risultato col segno più. Quello che ha sicuramente il segno meno è il tempo, ma stasera ne ho trovato un avanzo per passare di qua, constatare che c’è, nel mondo dei blog, chi è capace di tanta amicizia da venire a lasciarmi un segno anche se da giorni non mi faccio viva.
A tutti, grazie.
Vi abbraccerei, se potessi.
Anzi, vi abbraccio lo stesso.

9 thoughts on “Il posto dove vorrei vivere

  1. Contraccambio di slancio e di cuore. Però su quella veranda, casomai, per un attimo appena, giusto un bicchier d’acqua fresca e un salutino…Ci posso passare?

  2. Ti auguro tanta serenità. Magari nel bel posto indicato, tra i tuoi amati libri. Se ti può essere di conforto, anch’io aspiro alla quiete dopo giornate faticose in ufficio, collaborazione domestica, taxista alle 4 figlie, lavori e visite al mio museo, ecc. ecc. Ho un parco nei pressi del mio palazzo, in tarda serata prendo le cuffiette e camminando per km., tra il profumo dei fiori, ascolto l’amato Mozart, Schopin, Beetoven, Vivaldi, Bach ecc.e ecc.

    Anch’io mi divido, nel tempo libero, fra case di cura ed ospizi. Faccio parte della Caritas. Ormai, solo nel dolore l’uomo riesce ad essere autentico. Amando quelle persone abbandonate mi gratifica come uomo e come cristiano. Mi piace essere atteso da loro, mi piace osservare le loro luminiscenze degli occhi forse ancora pieni di speranza.

    E’ dura, però, lo riconosco. Ma è la vita stessa dura e , a volte, anche bella.

    Saluti cari.

  3. E se considerassi gli amici del blog una sorta di gatti virtuali che ti gironzolano attorno, mentre ti godi il meritato relax?

    Ciao

  4. Sono un essere umano ma non disturbo, non parlo troppo e sono bravissima a pulire i cessetti dei gatti.

    Quando vai, mi porti?

    (in bocca al lupo, si dice che il dolore fortifichi)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.


*